giovedì 24 ottobre 2013

Quel terzo posto che mi fa sorridere

La mia amica Sara si sposera' tra un anno. Mi ha chiamata ieri sera per avvisarmi perché con il lavoro che faccio, sempre in giro per il mondo, mi si deve avvisare per tempo perchè io riesca ad organizzarmi per esserci.

In ordine di priorità per l'organizzazione del suo matrimonio Sara ha riservato la chiesa e il prete, il ristorante e poi me. Dopo Dio e  il companatico, il mio mi sembra un terzo posto di tutto rispetto che mi fa sorridere, e ne sono felice.

Poi finita la telefonata, riattacco il telefono e realizzo che anche questa volta io saro' l'amica single, quella che non ha ancora messo radici, che non ha messo la testa a posto perché é ancora troppo piena di sogni.

Per me va bene cosi', sono felice per te Sara, buonanotte


mercoledì 9 ottobre 2013

Istruzioni per l'uso: si prega di spezzare il cuore lungo la linea tratteggiata

Il mio oroscopo della settimana scorsa recitava: "Nel libro Teaching a stone to talk, Annie Dillard si scusa con Dio, Babbo Natale e con un’anziana signora simpatica ma un po’ eccentrica di nome Miss White che ha conosciuto da bambina. “Mi dispiace di essere fuggita da voi”, scrive. “Sto ancora fuggendo da quella conoscenza, quell’occhio, quell’amore dal quale non c’è riparo. Perché voi esprimevate solo amore, mentre io provavo solo paura e dolore”. A giudicare dai tuoi presagi astrali, direi che sarebbe un buon momento per fare qualcosa di simile: un inventario di tutta la bellezza, l’amore e la forza ai quali hai cercato di sfuggire e che forse stai ancora tentando di evitare. Sei finalmente pronto a smettere di scappare e accettare almeno un po’ di queste belle cose"

Certo e' solo un oroscopo, ma che bella l'idea di credere a Babbo Natale, e perche' no anche al principe azzurro...

Sabato sera vado ad una festa da amici e in un attimo di infantile innocenza mando un sms a quel Lui carino che non ho mai avuto il coraggio di invitare ad uscire. Se devo iniziare a credere a Babbo Natale sarà pur il caso mi mandargli una letterina no?

Lui arriva alla festa, carino, gentile, nordico, se non e' Babbo Natale almeno puo' essere uno dei suoi elfi.

Trascorriamo insieme tutta la serata che si conclude poi romanticamente a casa mia.

Al mattino quando aprendo gli occhi penso che sia ora di tornare nel mondo degli adulti, trovo l'aiutante di Babbo Natale al mio fianco, sorridente. Passiamo insieme la giornata tra una colazione, una passeggiata romantica, e tante coccole. Sembra tutto perfetto eppure io non riesco ad abbandonare quel senso di diffidenza degli adulti che sanno che tanto alla fine Babbo Natale non esiste.

Lunedi torno in ufficio con quel misto di incredulità dei bambini ai quali si racconta una bella storia e la perplessità degli adulti nel credere a quella storia.

Di Babbo Natale comunque non c'é ombra in giro, e sembra si sia portato via anche tutti i suoi elfi...

Meglio credere alla Befana allora, lei almeno la incontro tutte le mattine allo specchio!